Chi ha paura di Caterina?

17.00

Caterina Medici, la strega di Broni, è personaggio di cui già hanno trattato vari scrittori e saggisti. Le novità del libro scritto da Cinzia Montagna sono però varie. Si tratta di un romanzo ambientato nella Broni degli anni ’90 del secolo scorso e dei nostri giorni

Descrizione

Sottotitolo: Storia vera della strega di Broni, di un mulino, di una strada e di due fate

Autore: Cinzia Montagna

Genere: Romanzo storico

Codice ISBN: 9788898583744

Caterina Medici, la strega di Broni, è personaggio di cui già hanno trattato vari scrittori e saggisti. Le novità del libro scritto da Cinzia Montagna sono però varie. Si tratta di un romanzo ambientato nella Broni degli anni ’90 del secolo scorso e dei nostri giorni. Protagonista e voce narrante è Alessandro, un bambino bronese un po’ scapestrato che negli anni ’90, appunto, scopre nelle sue scorribande i monumenti, i palazzi abbandonati e le vie del paese. Una volta cresciuto e divenuto un ricercatore storico di professione in Francia, Alessandro torna a Broni per indagare sulla strada intitolata a Caterina Medici, teatro di una delle sue marachelle infantili più eclatanti, e scopre i cambiamenti attuati nel suo paese d’origine negli ultimi trent’anni. Nella cornice di una vicenda privata, risultato di un’invenzione narrativa, si inserisce la ricostruzione della vicenda di Caterina, storicamente documentata. Il libro illustra nel dettaglio i documenti d’archivio riguardanti l’intitolazione della strada a Caterina Medici. Il ritrovamento dei documenti è lo spunto per ripercorrere la storia della strega, nata a Broni nella seconda metà del ‘500, e giustiziata in Piazza Vetra a Milano il 4 marzo 1617 dopo un processo-lampo intentatole dalla famiglia del senatore Luigi Melzi, nobiluomo presunta “vittima” dei suoi malefici. La vicenda di Caterina ha dato modo all’autrice di ricostruire la storia del quartiere che da 116 anni vede intitolata una strada a una donna simbolo sacrificale della superstizione del suo tempo, ma il libro ricostruisce anche le condizioni di vita della Broni del ‘500 e di inizio ‘600, con accenni a consuetudini e prassi sociali e alimentari desumibili dai sunti degli atti processuali. La vicenda di Caterina è narrata con ampi riferimenti agli eventi storici, sociali e antropologici che hanno contrassegnato il fenomeno della caccia alle streghe per secoli in Italia e in gran parte d’Europa. Broni, in Oltrepò Pavese, è del resto soltanto uno dei luoghi dove visse Caterina. Nel libro è ricostruita la “geografia umana” dei suoi spostamenti, compresi lunghi periodi trascorsi in Monferrato, in particolare a Occimiano e Casale, e, infine, a Milano.

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